3. L'Arte Egizia

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S0reTTa
view post Posted on 30/11/2008, 13:08





Anche L’Egitto inizia la sua strabiliante storia intorno al 3000 a. C.con l’organizzazione della vita comunitaria e con l’organizzazione del lavoro in modo da utilizzare lo sfruttamento delle acque e dell’agricoltura irrigata.

Altra caratteristica dominante fu la scrittura dapprima tramite la rappresentazione di figure umane e animali, poi, con geroglifici

Queste prime manifestazioni risalgono al periodo della I e II Dinastia (2850 – 2650 a. C.) poi, con il passaggio dalla società patriarcale allo stato burocratico dotato del controllo sulla vita di società, sul lavoro degli uomini e sul controllo delle risorse economiche soprattutto quelle che provenivano dalla fertile Valle del Nilo, si può dire che inizi la vera civiltà egiziana.

Lo stato burocratico portò alla necessità di avere un detentore di poteri illimitati: un sovrano-faraone che nel 2650 avviò la III Dinastia o "Antico regno" che si protrasse fino al 2480.

Menfi che già nelle dinastie precedenti era una splendida città ebbe una migliore definizione urbanistica, fu munita di difese militari, centro di traffico fluviale oltre che centro di costruzione di imbarcazioni destinate alla navigazione sul Nilo.

A Menfi venne costruito il primo Serapeo, in granito, destinato a raccogliere, in grandi sarcofaghi, i Tori Sacri detti Api.

Inizia la costruzione delle piramidi a gradoni con portico di ingresso, cappelle e cortili; non sono presenti fregi o dipinti.


La piramide di Imhotep

Punto focale di Saqqara è il complesso funerario di Djoser (pronunciato Zoser), che regnò dal 2667 al 2648 a.c. circa, e fece costruire la Piramide a Gradoni da Imhotep, sacerdote e primo grande architetto della storia.

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Sebbene l'altezza della Piramide di è solo la metà delle due maggiori Piramidi di Giza, la piramide di Imhotep rappresenta un'evoluzione senza precedenti nella storia dell' architettura egiziana e non. Tale piramide rappresenta una svolta, fin allora le tombe reali egizie erano costituite da stanze incavate nel terreno e ricoperte di mattoni crudi, o mastaba. Imhotep scelse invece di utilizzare la pietra e di costruire non una sola mastaba, ma sei, una sopra l'altra.

Il complesso di Giza

Solo con la IV Dinastia (2600 – 2480 a. C.) i monumenti storico-artistici diventano più ricercati: è il periodo di costruzione di una delle più importanti necropoli dell'antico Egitto di Giza.

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Questa necropoli dell'Antico Egitto è composta dalle tre piramidi principali di Cheope, Chephren (o Khepren) e Micerino (o Mykerinus), attorniati da altri piccoli edifici satellite, noti come piramidi regine, causeways and valley pyramids. La Grande Sfinge sorge sulla parte orientale del complesso, con la faccia rivolta verso est; il volto raffigurato è stato attribuito a Userib (o Chefren), sovrano della IV dinastia (2630 a.C.-2510 a.C.). Secondo recenti studi la statua rappresenterebbe invece Cheope e la sua costruzione sarebbe da attribuire al figlio di questi, Djedefra, a lui succeduto prima di Kefren. Assieme a questi monumenti reali sono presenti anche le tombe degli alti ufficiali e molti memoriali e monumenti risalenti al Nuovo Regno e posteriori alla loro costruzione, eretti per riverenza nei confronti dei sepolti nella necropoli.
La fase principale di costruzione della necropoli avvenne attorno al XXV secolo a.C. e fu resa popolare ai tempi dell'Ellenismo nel momento in cui la Piramide di Cheope fu inserita da Antipatro di Sidone nella lista delle sette meraviglie del mondo.
Per via delle foto e dei ritratti realizzati nel XIX secolo, le piramidi di Giza sono in generale immaginate dai turisti come se fossero posizionate in una remota località desertica, sebbene in realtà la loro zona sia circoscritta da una popolosa area urbana formata da numerose palazzine. La necropoli di Giza, assieme agli antichi siti di Menphi, Saqqara, Dahshur, Abu Rawash ed Abusir, sono stati proclamati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1979.

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La sfinge di Giza è la più grande statua monolitica del mondo e fu costruita circa 4.500 anni fa. Raffigura una sfinge, più precisamente un'androsfinge, essere mitologico con volto umano e corpo di leone accovacciato.
Il monumento, che si trova a fianco del viale che conduce dal tempio a valle alla Piramide di Cheope a Giza, venne probabilmente ricavato da un affioramento di roccia proprio nella zona delle cave di pietra usate per la costruzione della piramide stessa. La statua è lunga 73 metri, larga 6 metri e raggiunge un'altezza di 20 metri.
Dopo che la necropoli fu abbandonata, la Sfinge fu ricoperta dalla sabbia fino alle spalle. Il primo tentativo di disseppellirla fu fatto verso il 1400 a.C. dal giovane Thutmose IV, al quale sarebbe apparso in sogno il dio-sole Ra-Harakhte (Horo dell'orizzonte), che gli avrebbe promesso il regno, se avesse liberato dalla sabbia la statua. Diventato re, Thutmose commemorò l'impresa con una stele di granito posta tra le zampe.
Fu solamente nel 1817 che Giovanni Battista Caviglia intraprese i lavori di scavo per liberarla dalla sabbia; dopo un'interruzione, le operazioni ripresero con Auguste Mariette nel 1853 e si conclusero nel 1886 per opera di Gaston Maspero. La Sfinge fu completamente visibile a partire dal 1925.
Il tempo e l'erosione hanno apportato notevoli danni alla statua. La perdita del naso, che già è assente in alcuni disegni eseguiti da Frederick Lewis Norden nel 1737 e pubblicati nel 1755, è probabilmente da attribuire, sulla base di una testimonianza di uno storico arabo, al XIV secolo.
Frammenti della barba posticcia, anch'essa mancante, sono conservati al British Museum di Londra.



Le tombe regali si arricchiscono, all’interno, di gallerie, di pilastri ed architravi in granito, di statue, di dipinti che narrano scene domestiche, di caccia, di pesca o scene di lotta, di conquiste, di guerre, racconti di costume, di vita, ecc…

Con la XII e XIII Dinastia inizia il "Regno Medio" (1991 – 1570 a. C.): la civiltà egiziana trascorre uno dei periodi più importanti; vengono edificati i grandi Templi di Karnak, Luxor e Medinet-Abu.

La Valle dei Re, presso Luxor, raccoglie 60 tombe con ambienti assai ricchi di suppellettili e di pitture.

La scultura raggiunge un elevato grado di qualità soprattutto nell’altorilievo e nel rilievo incavato; le opere più pregevoli sono quelle all’aperto scolpite in pietre dure nere o in granito rosso.

Altrettanto pregevoli sono le statuette in maiolica e in rame raffiguranti figure maschili e femminili, animali soprattutto ippopotami e scimmie, piante acquatiche.

Non meno pregevoli sono i lavori in oro come pettorali intervallati con pietre dure o preziose, medaglioni, gioielli in filigrana.

Per l’Egitto, però, si prepara un duro colpo: l’invasione degli Hyksos, i "pastori" che portano alla rovina un’agricoltura fiorente e ordinata insediando nella fertile Valle del Nilo una moltitudine di "signorotti" che rovesciano la perfetta macchina burocratica egiziana e che soltanto con le successive tre Dinastie (XVIII, XIX, XX) e la costituzione del "Nuovo Regno" saranno definitivamente debellati.

Sarà Tebe il nuovo centro spirituale ed architettonico.

Con l’avvento al trono di Amenofi IV (1372 a. C.) e di sua moglie Nefertiti, particolari situazioni politico-religiose favoriscono il fiorire di una nuova concezione della fede di tipo monoteistico con culto accentrato sul Dio Sole; l’arte assume un carattere più "naturalistico". Sotto la XVIII e XIX dinastia si ha una ricca produzione di pitture sepolcrali.

Anche la gioielleria assurge a vertici rimasti insuperati, ne sono ad esempio i monili provenienti dalle tombe di El-Lahun.

Il figlio di Amenofi IV e Nefertiti, Tutankhamen, trova una situazione storica diversa: è la fine della XVIII Dinastia ed è la fine di un’età esasperata di raffinatezza, splendore, perizia, capacità, virtuosismo nelle più diverse manifestazioni.

La XIX e XX Dinastia (1318 – 1085 a. C.) rivedono gli eserciti in marcia verso la Siria e la Palestina.

Sotto Ramsete (o Ramesse) II, divenuto Faraone nel 1298 a. C. (che coincide con il periodo dell’assedio di Troia) predomina il gusto per il colossale e il maestoso. Sorge il Tempio di Ammon a Karnak.

Spetta ancora a Ramsete II la consacrazione dei due Templi di Abu Simbel scavati nella pietra, rimossi nel 1966 dalla sede originaria – destinata ad essere invasa dalle acque della allora erigenda diga di Assuan – e sistemati nei pressi, su un’altura.

Dopo il 900-800 a. C., l’arte egizia conosce il periodo più drammatico della storia dovuto alla crisi economica manifestatasi con carestie, saccheggi, rivolte, scandali; nella maggior parte del paese i sacerdoti avevano acquisito più autorità degli stessi faraoni; l’esercito composto di mercenari era arbitro di ogni situazione politica; comincia l’invasione assira e la distruzione di Menfi e di Tebe; cominciano i primi influssi esterni: dalla Libia e dall’Etiopia, in un primo momento, poi, dalla Persia e dalla Siria, quindi dalla Grecia e più tardi da Roma.


fonti: egitto at pmar
wikipedia
 
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